2004 – Il Brindisi Calcio fallisce. All’inizio del ventesimo secolo, Brindisi non disponeva di un vero e proprio campo sportivo. Maglia di grande modernità quella della Francia del 1984, divisa che associamo automaticamente a Platini e che è stata poi ripresa in modo più che mai fedele da Adidas per i Mondiali giocati proprio in Francia nel 1998 (vinti dai Bleus). In passato altri gruppi ultras noti sono stati: Legione 1984, Gioventù Biancazzurra 1985, Ghetto, Ultras Brindisi e Fighters. La notte del 18 maggio vi fu anche un assalto degli ultras viola alla struttura di Coverciano, con il tentativo fallito di entrare all’interno del centro tecnico. Gli ultras brindisini avevano un sentito gemellaggio con il Foligno, durato dal 1985 al 2019, ma continua ad esserci un rapporto di rispetto reciproco. Perde 4-0, ma il pubblico di casa, colpito dal dramma che stava vivendo la città lagunare, tributa un lungo applauso ai veneziani. Dalla stagione 2024-2025 la tifoseria brindisina, invece di mantenere la linea di un unico striscione (cioè Curva Sud Brindisi), torna al passato, con la ricomparsa del gruppo Legione 1984 dopo un lungo periodo di autosospensione.
Ancora oggi in alcuni particolari della disposizione delle strade vicinali e dei fossi della zona si può riconoscere l’organizzazione della piana secondo centuriazioni riferibili ai Romani anche se una prima bonifica della zona di Empoli potrebbe risalire addirittura al periodo etrusco. Questa sezione sull’argomento stagioni delle società calcistiche è ancora vuota. Viene a quel punto richiamato Danucci, ancora sotto contratto con il Brindisi, ma il tecnico manduriano si dimette dopo appena due giornate, con la squadra che viene affidata a Nicola Losacco, prima tecnico della Primavera e collaboratore di Roselli prima e di Danucci poi. Dapprima ingaggiò come nuovo allenatore Serse Cosmi, tecnico perugino poco noto al grande pubblico, che fin lì s’era fatto notare per aver portato l’Arezzo dalla Serie D alla C1, ma che non aveva ancora avuto nessuna esperienza nelle categorie maggiori. Lo sponsor tecnico per la stagione 2014-2015 è Joma, mentre gli sponsor ufficiali di maglia sono Biancoforno SPA, NGM, SAT e GEU. Dalla maglia biancazzurra indossata, alla maglia prodotta. Dopo qualche tempo alcuni giocatori come Joseph Dayo Oshadogan e Houssine Kharja si sono svincolati dalla società per accasarsi altrove.
I colori sociali del Brindisi sono il bianco e l’azzurro. Nasce il Football Brindisi 1912 S.r.l. 2017 – Cambia denominazione in Società Sportiva Dilettantistica Brindisi Football Club S.r.l. In semifinale i messapici affrontano fuori casa il Lavello e vincono per 2-3, poi si impongono anche in casa, per 2-1. In finale i biancazzurri si trovano davanti l’Agropoli, che il Brindisi riesce a superare in casa per 1-0, risultato che permette di amministrare la gara di ritorno, terminata 1-1: il club pugliese centra così la promozione in Serie D, che in città mancava da cinque anni. Acquistato a titolo definitivo nella sessione invernale del calciomercato della stagione 2018-2019 e lasciato in prestito nel club di provenienza fino al termine della stessa. Nella prima giornata del campionato di Eccellenza Puglia 2018-2019 il Brindisi impone in rimonta per 1-2 sul campo del Corato. Ammesso in Prima Divisione. 1957-1958 – in Prima Divisione Puglia.
Al fine di preservare il terreno di gioco del Fanuzzi e quello del precampo (confermato centro d’allenamento delle numerose formazioni giovanili della società calcistica oltre che della squadra di calcio femminile), dalla stagione 2023-2024, secondo accordi intrapresi, le sedute di allenamento della prima squadra vengono svolte al Centro Sportivo «Enzo Citiolo» di San Vito dei Normanni comprendente, oltre al principale rettangolo di gioco, anche una palestra e una sala conferenze; la stessa società, inoltre, ha avviato un progetto medico-diagnostico sportivo denominato Brindisi – Lab, utilizzando strutture mediche convenzionate con attrezzature adatte alla prevenzione, la cura e la riabilitazione dei propri tesserati in caso di infortunio. Nel 1966 fu la mamma ad organizzare un torneo fra i figli dei lavoratori delle fabbriche e lei che aveva solo 10 anni era una delle più piccole. Quando, nel 1927, fu istituita la provincia di Brindisi l’allora prefetto, appena nominato, resosi conto che Brindisi non disponeva di un campo sportivo, sollecitò i podestà dei venti comuni appartenenti alla neonata provincia affinché ne finanziassero la costruzione. Nel frattempo il campionato deve fare i conti con la dilagante pandemia di COVID-19 che porta al rinvio di numerose gare, tra cui quelle dei nerazzurri contro la Sampdoria e la Juventus.
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