Maglie calcio del brescia

La piramide (o 2-3-5) è un modulo di gioco del calcio ormai caduto in disuso. Tuttavia, in difesa, le ali d’attacco erano solite ad abbassarsi, mentre il regista (il centrale di centrocampo) arretrava in difesa, spesso tra i due difensori, nacque così la concezione di difensore libero, che in attacco poteva avanzare e in difesa arretrare, oltre ad impostare il gioco. Il centrocampo era detto anche «seconda linea», ed era costituito da tre giocatori, che in Italia si chiamarono «mediani»: il destro, il sinistro ed il centromediano. L’ora piú cruda era l’alba, quando attendevo la campana del risveglio nel lettuccio in soffitta. La prima squadra di alto livello ad applicare compiutamente il modulo della piramide fu il Blackburn, che lo utilizzò per la prima volta nel 1884 e arrivò a vincere cinque coppe d’Inghilterra tra gli anni Ottanta e Novanta dell’Ottocento. Gli attaccanti, innanzitutto, erano cinque. Cinque nomi e sei passaggi (tra fusioni e cambi di nome) per una maglia assolutamente unica, di quattro colori: blu, bianco, rosso e nero.

Il perché del nome «piramide» è presto spiegato: i giocatori disposti sul campo parevano disegnare una piramide (o triangolo) rovesciata, avente la base nella linea degli attaccanti e il vertice nel portiere. I due attaccanti più esterni erano detti wings, cioè «ali»; l’attaccante centrale prese il nome di centre-forward: «centravanti» o «centrattacco». Gli schemi di gioco erano semplici e decisamente votati al gioco offensivo; vi era inoltre scarsa collaborazione tra i reparti, poiché i difensori badavano principalmente a tenere lontano il pallone dalla propria porta, mentre gli attaccanti erano soliti attaccare con azioni personali, tenendo in poca considerazione i compagni. Uno dei primi tentativi di dare agli undici giocatori un gioco corale è dovuto all’iniziativa della squadra del college di Cambridge, che tenne a battesimo quella che fu nota in seguito come «piramide di Cambridge» o, più semplicemente, «piramide». I primi quattro allenatori furono alla guida della Nazionale per una sola partita.

Il Genoa, vincitore di 6 scudetti nei primi anni del campionato italiano di calcio. Nei giorni scorsi lo stesso dg bianconero Beppe Marotta ha ammesso l’interesse per Goretzka, 22enne centrocampista dello Schalke 04 e della nazionale tedesca, e del connazionale Emre Can: “Sono due parametri zero di lusso, non nascondo che siamo alla finestra, come tanti altri”, ha detto il numero due della Juve. Nelle qualificazioni al campionato europeo 2020 l’Islanda si piazza terza nel girone dietro a Francia e Turchia, così, pur non riuscendo a ottenere l’accesso diretto alla fase finale del torneo, si qualifica agli spareggi della Lega A. Dopo aver vinto 2-1 contro la Romania, viene sconfitta in finale dall’Ungheria in modo rocambolesco, subendo due gol nei minuti finali di partita e soccombendo con il medesimo risultato della partita con i rumeni (1-2); i magiari accedono così alla fase a gironi ed eliminano gli islandesi. Sulla scorta di questi successi la tattica della piramide conobbe ininterrotta fortuna nelle isole britanniche e, di riflesso, nel mondo intero per oltre un trentennio. Con quattro sconfitte i nordici retrocedono nella Lega B, ma vengono poi riammessi in Lega A per allargamento dei quadri.

Negli spareggi l’Islanda batte Israele per 4-1 in semifinale con tripletta di Albert Guðmundsson, ma poi in finale, pur trovandosi in vantaggio alla fine del primo tempo, perde per 1-2 contro l’Ucraina, rimanendo fuori dalla fase finale dell’europeo. Nel girone F della fase finale i nordici rimangono imbattuti, pareggiando contro Portogallo e Ungheria e poi battendo l’Austria accedendo così agli ottavi al secondo posto dietro all’Ungheria e davanti al Portogallo (che si qualifica come migliore terza). Viðarsson lascia ben presto il posto al c.t. Nella UEFA Nations League 2024-2025 gli islandesi ottengono due vittorie e un pareggio e subiscono tre sconfitte nel girone di Lega C, in cui si piazzano al terzo posto. Nella UEFA Nations League 2022-2023 l’Islanda si piazza seconda nel girone di Lega B vinto da Israele, con 4 pareggi in 4 partite. Terminata l’esperienza al mondiale russo, l’Islanda viene affidata al commissario tecnico svedese Erik Hamrén e partecipa alla nuova competizione europea, la UEFA Nations League 2018-2019, dove, grazie agli ottimi risultati dell’ultimo biennio, è inserita in un girone di Lega A insieme a Svizzera e Belgio. Hamrén lascia la panchina della squadra alla fine del 2020 e viene rimpiazzato da Arnar Viðarsson, ma la crisi di risultati prosegue nelle qualificazioni al campionato del mondo 2022, nelle quali la nazionale islandese si piazza penultima nel proprio girone, con 2 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.

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